La solitudine e la paura, qual è l’impatto psicologico del coronavirus sulle persone

30. ott, 2020

L’attuale situazione di totale emergenza dal punto di vista sanitario, provocata dalla seconda ondata della diffusione del “Coronavirus”, ci ha letteralmente scaraventati in una circostanza completamente diversa e con chiari mutamenti sulle nostre consuetudini di vita.
Tutto questo sta avendo un considerevole impatto dal punto di vista mentale e comportamentale della gente, che a tutto questo reagisce ovviamente in maniera diversa.
Ci sono coloro che non si rendono conto della gravità della situazione e attuano dei comportamenti irresponsabili, poi c’è chi invece si sente annientato dal lato emotivo a tal punto da incrementare delle pesanti paure e sensazioni di solitudine.

L‘impatto psicologico: ansia, paura e solitudine

Come prima cosa è importante sottolineare che è del tutto normale provare ansia per via di questo “virus” sconosciuto e subdolo. La cosa fondamentale è che non diventi esagerata, per non incorrere in comportamenti non basati sulla razionalità e per non farsi opprimere dal panico.
In questo periodo siamo tutti dinanzi a una problematica concreta che non si deve assolutamente sottovalutare. Allo stesso tempo però si deve cercare di non cadere in un processo cognitivo fondato sui timori e atteggiamenti insensati, per non rischiare di nuocere sia alla propria persona che alle altre. Quindi è essenziale attenersi alle regole imposte e seguire soltanto i canali ufficiali d’informazione, evitando l’insana ricerca di notizie. Inoltre, è importante ritenere il “Coronavirus” un evento che coinvolge tutta la collettività e non solo la singola persona. Ecco perché è indispensabile che ogni individuo si impegni ad attivarsi in maniera coscienziosa, per tutelare sé stesso ma anche gli altri.

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‘Grammatica Umoristica’, l’ironico saggio di linguistica di Francesco Mercadante

25. ott, 2020

Grammatica Umoristica. Storie di ministri, scrittori, manager e blogger sgrammaticati di Francesco Mercadante è un saggio di linguistica che prende di mira quegli strafalcioni che si commettono ogni giorno, soprattutto nel mondo virtuale, e che vanno a insidiare la bellezza della nostra lingua. L’autore presenta un testo originale perché decide di parlare di grammatica e delle sue regole utilizzando un’ironia dissacrante, che contribuisce a rendere il suo discorso leggero e fruibile. Ciò che più interessa all’autore è far comprendere che parlare bene rende anche migliori, sia noi che il mondo che ci circonda: “Il linguaggio che usiamo costruisce e modifica la realtà che ci sta intorno: un errore di grammatica o comunicazione, a poco a poco, specie se ripetuto nel tempo, può trasformarsi in una distorta visione dell’esistenza”.

L’orgoglio nei rapporti interpersonali: amore, amicizia e simpatia? Quando si tramuta in superbia?

24. ott, 2020

Nella maggior parte dei casi, le relazioni tra due persone finiscono per colpa dell’orgoglio di una persona o addirittura di tutte e due. Ma quando è che questo particolare sentimento si tramuta in superbia?
Per dare risposta a questo interrogativo, l’articolo tratterà questo peculiare sentimento da un punto di vista psicologico in generale.


Che cos’è l’orgoglio

L’orgoglio è un particolare sentimento unilaterale che fa eccedere la personalità della persona che lo prova, facendola prevalere sulla personalità delle altre persone.
Generalmente questo particolare sentimento crea nella persona dei particolari comportamenti, come per esempio quello di chiudersi in se stessa, oppure riversare i malumori su un’altra persona.

Le varie tipologie di orgoglio

Secondo numerosi studi psicologici condotti su soggetti affetti da questo particolare stato d’animo, sono state definite due tipologie di orgoglio: quello positivo e quello negativo.
Per quanto riguarda l’orgoglio positivo, possiamo dire che questo sentimento permette alle persone di essere sicure di se stesse, di sentirsi apprezzate e di far trovare il loro posto nel mondo.
La seconda tipologia di orgoglio invece, come è già stato detto precedentemente, è quella che fa porre le persone che lo provano al di sopra delle altre, che le fa sentire troppo sicure di se stesse e impedisce loro di riconoscere gli errori che si commettono.

Intervista a Salvatore Cafiero: musicista, cantautore e produttore. “La musica ha un potere immenso

21. ott, 2020

Arriva a ogni essere umano con intensità e modulazione diversa, generando umanamente e al livello psichico il manifestarsi di emozioni che influenzano lo stato d’animo delle persone con una funzione riparatrice, curativa. In psicologia fisiologica, nel nostro cervello la musica agisce per mezzo del circuito cerebrale sottocorticale nel sistema limbico, deputato proprio a gestire risposte fisiologiche a stimoli emotivi. È stato dimostrato che se i bambini iniziano a studiare musica sin da piccoli hanno una maggiore flessibilità cognitiva e verbale, così da migliorare: il linguaggio, la creatività, l’adattabilità, l’umore e persino superare delle problematiche di salute anche importanti. A testimonianza di quanto affermato dalla psicologia in merito ai benefici terapeutici della musica, abbiamo intervistato in esclusiva Salvatore Cafiero che racconta, in questa intensa intervista, di come la musica gli ha salvato la vita.

L’amore al tempo dei social network: web 2.0 e dating online

21. ott, 2020

L’amore e la ricerca di esso sembra essere un istinto intrinseco nell’essere umano. In psicologia l’amore, per alcuni aspetti generali, sembra essere ricercato per un soddisfacimento sessuale e sentimentale personale da parte di due soggetti che vogliono sentirsi gratificati in entrambi gli ambiti. In filosofia l’amore assume una veste più romanzata venendo distinto in amore parentale, amore sessuale e amore romantico. La filosofia moderna affronta il tema dell’amore tramite illustri autori come Schopenhauer, Smith ed Hegel che ritengono l’amore come fondamento della società. Ed è proprio la società, ai giorni nostri, che quasi ci spinge, ci impone a trovare un compagno o una compagna di vita. Quando troviamo l’amore e qualcuno ci chiede come stiamo, non pensiamo a rispondere che va tutto bene o che qualcosa va male, ma rispondiamo “ho una/o fidanzata/o” perché far sapere che abbiamo qualcuno accanto, per la società moderna è sinonimo di felicità che porterà un domani alla creazione di una famiglia.