Marco Caneva autore del libro: “Bunker – Storia d’amore e crimine”, l’intervista

20. nov, 2021

Lo scrittore Marco Caneva è nato a Monza e ha trascorso l’infanzia in Estremo e Medio Oriente, al seguito della famiglia. Vivendo in queste realtà lontane da quella italiana, impara a conoscere e ad apprezzare culture diverse. Da sempre appassionato di scrittura, negli ultimi anni ha cominciato a scrivere racconti, e alcuni di essi hanno partecipato con successo a concorsi nazionali e internazionali. Nel 2017 pubblica con la casa editrice Caosfera la raccolta di racconti “Storie speciali di persone normali”. Si racconta in questa intensa intervista.

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Massimiliano De Giovanni “Torneranno gli sguardi”, l’intervista

1. ott, 2021

Massimiliano De Giovanni (Bologna, 1970) è uno sceneggiatore, editore, saggista e docente di Scrittura Creativa all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Esordisce come autore nel 1994 con una breve storia di Lupin III intitolata “Alis Plaudo”, disegnata dal maestro giapponese Monkey Punch e scritta in collaborazione con Andrea Baricordi, Andrea Pietroni e Barbara Rossi. Sempre di Lupin III ha scritto le storie “Nella camera a gas” (Kappa Edizioni, 2002 – ristampato da Mondadori nella raccolta Pupe, yen e pallottole e nei Classici del Fumetto Serie Oro del quotidiano La Repubblica) e “Nei panni di Zazà” (Kappa Edizioni, 2003 – ristampato nei Classici del Fumetto Serie Oro del quotidiano La Repubblica). È stato il primo autore italiano a parlare apertamente di omosessualità in un fumetto: tra i suoi graphic novel a tematica LGBT ricordiamo “Gente di notte” (Kappa Edizioni, 1998), “Matteo e Enrico – L’integrale” (Kappalab, 2014) e “Le semplici cose” (Feltrinelli, 2019), tutti disegnati da Andrea Accardi. I suoi fumetti sono tradotti in Francia, Belgio, Spagna e Brasile. Come saggista ha pubblicato “Anime, guida al cinema d’animazione giapponese” (Granata Press, 1991), gli activity book “Dragon Ball Z” (Giunti, 2007) e “Dragon Ball GT” (Giunti, 2008), e “Scrivere a fumetti – Manuale di Scrittura Creativa e Narrazione per Immagini” (Kappalab, 2014). È inoltre presente nell’antologia “Queerfobia” (D Editore, 2021) con il racconto “I sogni non si decidono”. “Torneranno gli sguardi” (Kappalab, 2021) è la sua prima opera di narrativa.

Ritrovare equilibrio psicofisico attraverso il contatto con la natura in autunno e con il covid pres

29. set, 2021

L’uomo è influenzato dall’ambiente che lo circonda: risentiamo di ogni tipo di stimolo percepibile con i nostri sensi.
E ciò è particolarmente vero in questo periodo, dove la nostra psiche è bombardata da notizie negative, causa di stress, ansia e angoscia.


Ciò che ascoltiamo, percepiamo, vediamo, ha un impatto non solo sulla nostra mente, ma anche sul corpo. Del resto, non è possibile separare corpo e mente: l’uno influenza l’altro. Diverse ricerche mostrano che gli stimoli, positivi o negativi che siano, hanno un impatto a cascata, influenzandone il funzionamento, sul sistema nervoso, endocrino e immunitario.
Quando ci sentiamo impotenti e in preda al panico, il nostro organismo lo percepisce: aumentano la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, la tensione muscolare e si indebolisce il sistema immunitario.
L’esposizione a un ambiente positivo, piacevole, è però in grado d’invertire questi processi. E, indipendentemente dall’età anagrafica e dalla cultura, l’essere umano trova piacevole la natura; siamo naturalmente attratti dalla bellezza di un bel paesaggio.
Il che, da un punto di vista evoluzionistico, se ci si riflette, ha senso. Prima dell’invenzione dell’agricoltura, della civiltà e della sedentarizzazione, quando dovevamo ancora cacciare e raccogliere frutti per sopravvivere, un bel paesaggio, pieno di risorse naturali, era sicuramente una buona notizia dal punto di vista delle chance di sopravvivenza.
Anche se oggi non abbiamo più bisogno di andare in giro per raccogliere bacche, certi meccanismi mentali sono rimasti, e continuano a influenzarci.
L’esposizione alla natura è, perciò, essenziale per il corretto funzionamento del nostro organismo, e contribuisce, come diversi studi dimostrano, a migliorare diverse funzioni fisiche, abbassando la pressione sanguigna, riducendo la tensione muscolare e la produzione di cortisolo.

L’arte di saper perdere con maturità

26. set, 2021

L’arte di saper perdere con maturità
Qualcuno disse che è importante partecipare e non vincere. La vittoria è un eufemismo della vita. Gli ostacoli della vita sono tanti, a volte troppi, ma niente ci deve buttare già. Soprattutto una sconfitta. L’arte di saper perdere con maturità è un dono di pochi, ma che possono sviluppare in molti. Ma partiamo dall’inizio e cominciamo con il dire che si tratta con un lavoro psicologico che parte da quando si è piccoli. Saper approcciarsi in modo positivo e fiero con le sconfitte e le delusioni aiuta a sviluppare un senso emotivo e decisionale positivo. Prendere le cose con positività crea inoltre una stabilità relazionale e sociale che ci aiuta a portare a termine in modo eccellente tutte le cose che ci prefissiamo poi nel corso del tempo. Una sconfitta dolce e amara è proprio questo, sul momento ci lascia interdetti ma ci aiuta anche a riflettere e a migliorare il tiro, se così si sul dire. Affrontare il tutto nel modo giusto ci aiuta a non rischiare di commettere più errori che ci portano a perdere e avere anche le piccole vittorie quotidiane, che fanno sempre bene all’autostima. Bisogna ricordarsi poi che anche nel perdere si può mostrare il lato buono di noi stessi. il fine ultimo è proprio questo: dalla sconfitta bisogna acquisire maturità e creare la versione più bella di noi stessi. In tutte le sue forme e in tutti i contesti in cui ci troviamo.

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“LA MADRE – La terza indagine del commissario Gelsomino”

13. set, 2021

“LA MADRE – La terza indagine del commissario Gelsomino” di Marco Lugli è un giallo procedurale di notevole spessore, in cui si racconta una storia nera che ha a che fare con una vendetta meditata dopo tanta sofferenza e con un’ossessione febbrile che porterà a devastanti conseguenze. Il protagonista dell’opera è il commissario della Questura di Lecce Luigi Gelsomino, già conosciuto nei precedenti gialli dell’autore “Nel Tuo Sangue” e “Ego Me Absolvo”. In questa storia il commissario dovrà ricorrere a tutte le sue energie per non soccombere ai ricordi del suo passato doloroso: il caso su cui si trova a indagare ha infatti un legame con la morte violenta di sua moglie Loredana e della figlia che portava in grembo, avvenuta sette anni prima. Gelsomino è un protagonista generoso, che si dona completamente al lettore mostrando le sue ferite e le sue debolezze; uomo in apparenza tutto d’un pezzo, ha invece tante fragilità che non si vergogna di rivelare, allontanandosi dallo stereotipo dell’eroico e indistruttibile commissario di polizia dei classici romanzi gialli.

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